Stagione 2021 — 2022

L'uomo, la bestia e la virtù

di

Luigi Pirandello

regia di

Giancarlo Nicoletti

con

Giorgio Colangeli
Vincenzo De Michele
Valentina Perrella
Cristina Todaro
Alessandro Giova
Alex Angelini
Alessandro Solombrino
Giacomo Costa

7 Agosto Piombino Altra Scena |  Piombino Festival

9 Agosto Reggio Calabria | Catona Teatro

10 Agosto Oriolo Anfiteatro | La Portella

21 Agosto La Versiliana Festival | Marina di Pietrasanta

dal 28 Settembre al 10 Ottobre Roma | Teatro Sala Umberto

21 e 22 Ottobre Alghero | Teatro Civico

23 Ottobre Lanusei | Teatro Tonio Dei

24 Ottobre San Gavino Monreale | Teatro Comunale

7 Novembre Tarquinia | Teatro Comunale Rossella Falk

dal 20 al 23 Dicembre Modena | Teatro Michelangelo

18 e 19 Marzo Roma | Teatro Tor Bella Monaca

20 Marzo Monterotondo | Teatro Ramarini

26 e 27 Marzo Monopoli | Teatro Radar

30 Marzo Frosinone | Teatro Nestor

1 Aprile Porcari | Auditorium Vincenzo da Massa Carrara

2 e 3 Aprile Firenze | Teatro Niccolini

6 Aprile Guastalla | Teatro Comunale

7 e 8 Aprile Bologna | Teatro Dehon

9 Aprile Corciano | Teatro della Filarmonica

27 Aprile Cosenza | Teatro Rendano

dal 29 Aprile al 15 Maggio Milano | Teatro Martinitt

Lo spettacolo

Il David di Donatello Giorgio Colangeli veste i panni del “trasparente” professor Paolino nella rilettura registica di Giancarlo Nicoletti di uno dei classici pirandelliani, “L’uomo, la bestia e la virtù”, che proprio nel 2019 ha festeggiato i cento anni dal debutto sulle scene, dove è stato uno dei testi più rappresentati del drammaturgo siciliano. Co-protagonista un altro pluripremiato attore, il vulcanico Pietro De Silva nel ruolo del Capitano Perella; al loro fianco Valentina Perrella, pronta a calarsi nelle vesti della “virtuosa” signora Perella. E ancora, Cristina Todaro, Alessandro Giova, Alex Angelini, Giuseppe Carvutto e Giacomo Costa, a completare il validissimo cast di una rilettura fortemente contemporanea e concreta dell’universo pirandelliano, fuori dal “pirandellismo” di maniera, nel tentativo di riportare la poetica dell’autore Premio Nobel a un universo essenziale, umano, comico e tragico al tempo stesso. E nuovamente attuale.

Sinossi

Il “trasparente” signor Paolino, professore privato, ha una doppia vita: è l’amante della signora Perella, moglie trascurata di un capitano di mare che torna raramente a casa, ha un’altra donna a Napoli ed evita di avere rapporti fisici con la moglie, usando ogni pretesto. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professore. Paolino è costretto dunque ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito, studiando tutti i possibili espedienti. Il caso è drammatico, perché il Capitano Perella si fermerà in casa una sola notte e poi resterà lontano almeno altri due mesi. Paolino dovrà allora ingegnarsi per salvare la propria dignità e quella della signora Perella, a qualsiasi costo, per obbligarne il marito ai doveri coniugali e far passare suo figlio per figlio legittimo del Capitano Perella e della moglie.

Note di regia

C’è una terza via per risolvere il sistema Pirandello/Teatro, che non sia la routine del repertorio tradizionale o i rigurgiti della sperimentazione espressiva? Non ci sono dei territori scomodi, meno rassicuranti, inesplorati, fuori dal pregiudizio – od orticaria – che l’idea di “pirandellismo” teatrale ha generato? C’era, sentivo che doveva esserci; ché il buon Pirandello era uomo sovversivo e di scandalo. E quindi da scandalo e sovversione bisognava ripartire. Con la complicità – quasi la connivenza – di un cast di protagonisti virtuoso e coraggioso, siamo approdati a un approccio analitico, scevro dalla contaminazione ed esegesi accademica avvitata a volte in sé, ripartendo da quello-che-realmente-è e non da quello-che-dovrebbe-essere. Senza la paura di sporcarsi le mani col cinismo, la ferocia, la comicità sbordante e la drammaticità cruda di Pirandello. Fra la Magna Grecia siciliana e Bunuel, fra la borghesia novecentesca e Lars Von Trier.
Un approccio contemporaneo, dannatamente concreto. Archiviate la sperimentazione astratto/metaforica e le increspature del teatro di parola, rimangono il sangue, il sesso, il cibo, la merda e l’odore di umanità. Nella volontà di fare, con questo “L’uomo, la bestia e la virtù“, uno spettacolo vivo, spietato, esilarante e maledetto.

Uno spettacolo semplicemente eccezionale

Nouvelle Magazine

Un ufo teatrale…questo allestimento rende giustizia al testo

Teatro e Critica

Un grande successo di pubblico, ampiamente meritato.

Gufetto Magazine

Divertente e convincente, contemporaneo, feroce, cinico.

Unfolding

Cento anni e non sentirli.

— Corriere dello Spettacolo

 

Monza

dal 25 al 26 gennaio — Teatro Villoresi

Gualdo Tadino

30 gennaio — Teatro Stabile dell’Umbria

Magione

31 gennaio — Teatro Comunale Talia

Pitigliano

1 febbraio — Teatro Salvini

Viterbo

2 febbraio — Teatro Caffeina

Marsciano

13 febbraio — Teatro Stabile dell’Umbria

Tagliacozzo

15 febbraio — Teatro Comunale Talia

Velletri

16 febbraio — Teatro Tognazzi 

Viadana

19 febbraio — Teatro Vittoria

Milano

dal 20 al 23 febbraio — Teatro Sala Fontana

Caltanissetta

27 febbraio — Teatro Regina Margherita

Roma

dal 10 al 19 marzo — Teatro Sala Umberto

Potenza

21 marzo — Teatro Don Bosco

Tarquinia

5 aprile — Teatro Comunale