Lo spettacolo
Alfonso Sabella il magistrato del pool antimafia di Palermo, autore del libro Il Cacciatore di Mafiosi, da cui è stata tratta l’omonima serie interpretata da Francesco Montanari, racconta gli anni che lo hanno visto impegnato nella cattura dei più grandi latitanti del nostro Paese. A moderare la serata il regista Alessandro Bardani.
Un incontro che non prevede copioni da imparare a memoria poiché quelle vicende sono impresse nitidamente nei suoi ricordi. Per circa novanta minuti il Magistrato si mette a nudo, raccontando aneddoti e raccontando come è arrivato all’arresto di Brusca, Bagarella, Riina . Un incontro affrontato con leggerezza seppure siano le pagine nere della nostra storia.
Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Pasquale Cuntrera: nomi famosi, nomi infami, che rimangono scolpiti nella memoria di tutti perché rappresentano la mafia delle stragi dell’estate del 1993, dell’uccisione di Giovanni Falcone e Pietro Borsellino, del potere di Toto Riina e Bernardo Provenzano.
Catturare questi uomini, spesso latitanti per anni, nascosti tra le pieghe
di una Sicilia e di una Palermo in cui il territorio spesso sfugge al controllo dello stato, è un’impresa investigativa di grande difficoltà: si tratta di saper parlare con i pentiti, conoscere il modo di ragionare dei mafiosi, muoversi tra la criminalità comune, le donne dei capimafia e alcuni spietati assassini.
Alfonso Sabella è stato per anni magistrato inquirente a Palermo, al tempo del pool antimafia guidato da Giancarlo Caselli. Ha catturato Bagarella e Brusca, ha visitato le camere della morte dove avvenivano le torture e le uccisioni più cruente, ha raccolto i racconti di pentiti maggiori e minori e soprattutto ha accumulato una enorme riserva di storie.
Storie con tutta la violenza delle guerre di mafia di cui fanno le spese anche gli innocenti, storie di intercettazioni telefoniche e imboscate per strada, storie in cui le gesta dei mafiosi si modellano sui film e la televisione. Soprattutto storie vere, che ci fanno vivere in prima persona le emozioni, i drammi, le delusioni e i trionfi di un magistrato che per anni è stato un cacciatore di mafiosi di professione.
Lo spettacolo
Alfonso Sabella il magistrato del pool antimafia di Palermo, autore del libro Il Cacciatore di Mafiosi, da cui è stata tratta l’omonima serie interpretata da Francesco Montanari, racconta gli anni che lo hanno visto impegnato nella cattura dei più grandi latitanti del nostro Paese. A moderare la serata il regista Alessandro Bardani.
Un incontro che non prevede copioni da imparare a memoria poiché quelle vicende sono impresse nitidamente nei suoi ricordi. Per circa novanta minuti il Magistrato si mette a nudo, raccontando aneddoti e raccontando come è arrivato all’arresto di Brusca, Bagarella, Riina . Un incontro affrontato con leggerezza seppure siano le pagine nere della nostra storia.
Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Pasquale Cuntrera: nomi famosi, nomi infami, che rimangono scolpiti nella memoria di tutti perché rappresentano la mafia delle stragi dell’estate del 1993, dell’uccisione di Giovanni Falcone e Pietro Borsellino, del potere di Toto Riina e Bernardo Provenzano.
Catturare questi uomini, spesso latitanti per anni, nascosti tra le pieghe
di una Sicilia e di una Palermo in cui il territorio spesso sfugge al controllo dello stato, è un’impresa investigativa di grande difficoltà: si tratta di saper parlare con i pentiti, conoscere il modo di ragionare dei mafiosi, muoversi tra la criminalità comune, le donne dei capimafia e alcuni spietati assassini.
Alfonso Sabella è stato per anni magistrato inquirente a Palermo, al tempo del pool antimafia guidato da Giancarlo Caselli. Ha catturato Bagarella e Brusca, ha visitato le camere della morte dove avvenivano le torture e le uccisioni più cruente, ha raccolto i racconti di pentiti maggiori e minori e soprattutto ha accumulato una enorme riserva di storie.
Storie con tutta la violenza delle guerre di mafia di cui fanno le spese anche gli innocenti, storie di intercettazioni telefoniche e imboscate per strada, storie in cui le gesta dei mafiosi si modellano sui film e la televisione. Soprattutto storie vere, che ci fanno vivere in prima persona le emozioni, i drammi, le delusioni e i trionfi di un magistrato che per anni è stato un cacciatore di mafiosi di professione.
SPETTACOLO

SINOSSI
Dopo i continui sold out della scorsa stagione Giorgio Montanini torna sui palchi dei teatri d’Italia. Lo spettacolo Fall, dunque, torna in scena. Ma gli ultimi fatti di attualità (e non solo) lo hanno cambiato.
L’artista non può fare a meno di rimettere mano al testo: nuovi spunti, nuove riflessioni. È così che nasce Fall Reloaded: una versione aggiornata, sempre più tagliente e inevitabilmente attuale, che conserva lo spirito originale ma non si tira indietro davanti al presente.
Il crollo delle ideologie è stato accolto con esultanza, il mondo si sarebbe liberato degli estremismi e delle polarizzazioni per lasciare spazio alla crescita individuale. Un mondo caratterizzato dall’equilibrio delle differenze e la consacrazione della via di mezzo come strada maestra da percorrere. O che prende il posto del bianco e del nero. Il politicamente corretto come balsamo medicamentoso per tutte le ingiustizie. La battaglia per i diritti civili e l’assassinio dei diritti sociali come frontiera da attraversare per andare incontro al progresso. Un comico viaggia in direzione ostinata e contraria rispetto alle scelte della società, ma cosa accade quando la gente è immobile al centro? Religione e assenza di spiritualità, libertà d’espressione e repressione delle parole, piattaforme nozionistiche e agonia culturale, la guerra…. E la guerra
FALL fa cadere ogni certezza
FALL è l’autunno che ti spoglia delle convinzioni
FALL è la risata che vi seppellirà prima del letargo invernale
DATE E BIGLIETTI
ABOUT

GIORGIO
Stand-up comedian, autore e attore. Ha debuttato a teatro con L’Edipo Re di Sofocle nel 2004 per la regia di Franco Branciaroli. Successivamente ha recitato nei film Questa è la mia terrà 2 e Liberi di giocare. Nel 2008 è entrato a far parte del gruppo Satiriasi, il primo esperimento italiano di Stand Up Comedy. Nel 2011 ha portato in scena in diversi teatri italiani il suo primo spettacolo dal titolo Nibiru e, successivamente, lo spettacolo Un uomo qualunque. Nel 2013, nel programma di Rai2 #Aggratis!, è stato ospite fisso, nonché autore dei testi della trasmissione. Nel 2014 è stato il protagonista assoluto di Nemico Pubblico su Rai 3, la sua prima trasmissione televisiva, scritta con Filippo Giardina, Francesco De Carlo, Paolo Lizza e Giovanni Filippetto. Nello stesso anno, con tutto il gruppo di Satiriasi, ha riscosso grande successo di pubblico su Sky (Comedy Central) con Stand Up Comedy, un programma innovativo che ha portato la stand up comedy in tv. Dato il successo, la trasmissione è stata confermata anche nel 2015. Sempre nel 2014, su Rai 3, ha curato la copertina satirica del talk show Ballarò, in sostituzione di Maurizio Crozza. Dato il successo registrato nella prima edizione, per otto puntate nel 2015, è stato nuovamente il protagonista di Nemico Pubblico, la seconda edizione andata in onda su Rai 3. Successo confermato anche per le due stagioni successive. Ha registrato sold out nei più grandi e prestigiosi teatri italiani con NEMICO PUBBLICO, LIBERACI DAL BENE, PER QUELLO CHE VALE, ELOQUIO DI UN PERDENTE, QUANDO STAVO DA NESSUNA PARTE, COME BRITNEY SPEARS, UNDICEXIMO, C’E’ SEMPRE QUALCOSA DA BERE. Nel 2020 è stato protagonista sul grande schermo dei film di Pietro Castellitto “I predatori” ed “Enea”. E’ stato protagonista anche di altri film: “Grazie Ragazzi” di Riccardo Milani, “Mia” con Edoardo Leo, “Castelrotto” diretto da Damiano Giacomelli. Sarà al cinema anche nell’ultimo film di Valerio Mastandrea. Oggi impegnato nella tournèe del nuovo spettacolo, il suo quattordicesimo monologo inedito “FALL”.